Il limite più grande nella scelta di migliorare non è la fatica.
La fatica si supera, magari con difficoltà ma si supera.
E non è nemmeno il timore delle paure che si affronteranno.
No, ciò che blocca la maggior parte delle persone è qualcosa di più sottile, di impalpabile e sommerso.
È il pensiero che, se ho bisogno di crescere, significa che “sono sbagliato”.
Può sembrare una sciocchezza, letto così.
Eppure è l’elemento chiave che blocca moltissime persone e le tiene separate dalla loro conquista personale.
Pensiamo che esista qualcosa di immensamente disdicevole in noi che va mantenuto nascosto, sigillato, non mostrato agli altri.
Spesso per paura del giudizio. O per paura di ferire qualcuno. O mille altri motivi.
Quindi ci troviamo di fronte a qualcuno che ci propone un modo di vivere diverso e noi ci sentiamo sbagliati.
E inadeguati.
Rispondiamo rifiutando quella proposta, quella visione oppure assumendola alla cieca come un dogma in cui incastrarsi per forza.
Sentiamo dire che si può educare i nostri figli senza stimoli dolorosi e false promesse e la prima reazione è di autodifesa: se è vero questo, allora io sto sbagliando.
Siccome è difficile ammettere anche con se stessi di essere (o meglio, credere di essere) “sbagliati”, erigiamo muri.
Altre volte scopriamo che ci sono “sabotatori” nella nostra mente che creano comportamenti indesiderati nascosti e ci ritroviamo con la stessa reazione.
Spesso addirittura scegliamo di fare qualcosa per migliorare alcuni aspetti e, quando ne parliamo, riflettiamo dei grandi sensi di colpa per come siamo.
Sentiamo che “dobbiamo” essere diversi, migliori, che dovremmo fare altro, che abbiamo fatto solo danni nella nostra vita e in quella degli altri.
Ci sentiamo in dovere di giustificarci continuamente sentendoci inferiori, non meritevoli.
Altre volte ancora il nostro “essere sbagliati” diventa una calda culla in cui rintanarsi per non doversi confrontare con il peso della quotidianità, del confronto con gli altri.
“Sono il peggiore, ho avuto la vita più difficile, non ce la farò mai” e quindi sentirsi giustificati a rimanere fermi.
In altre occasioni ancora sono gli altri ad essere sbagliati.
Mamma e papà perché non mi hanno dato tutto ciò di cui avevo bisogno, il/la partner per non essere come avrei voluto ecc…
Bene, ho una notizia.
Non c’è niente di sbagliato ad essere come sei
Così come non c’è niente di sbagliato negli altri.
Si, lo so. Molto probabilmente in questo momento ci sono dei campanelli di allarme che suonano.
Non preoccuparti, non c’è niente di sbagliato nemmeno in questo!
La verità è che le cose sono esattamente quello che sono. Sono (e siamo) il prodotto di molti fattori, sicuramente. Ma il fattore fondamentale sei tu (e io, lui ecc…).
Quello che siamo adesso è il frutto della nostra storia da quando siamo stati concepiti ad oggi.
In realtà comprende molto di più, ma per ora limitiamoci a questo.
Molti avvenimenti sono accaduti.
Molte esperienze si sono avvicinate, ci hanno coinvolto in danze variegate, con musiche a volte romantiche, a volte dissonanti.
Ad ognuna noi abbiamo risposto.
A volte conoscevamo i passi, a volte invece ci trovavamo impreparati.
Quanti capitomboli e quanti piedi schiacciati!
Ma anche tanti momenti di armonia.
In tutta questa successione, abbiamo appreso e imparato la danza della vita.
Ognuno a modo suo.
Non è già questa una vittoria meravigliosa?
Certo, in alcuni casi la somma degli eventi ci ha piegato e ci fa vedere le nuove esperienze con occhio torvo.
Sospettiamo perché temiamo possa accadere nuovamente ciò che ci ha fatto soffrire.
Ci sta, è un tentativo naturale di sopravvivere. Non c’è niente di sbagliato.
La cosa interessante è che, se è vero che ciò che siamo ora è il prodotto di come abbiamo risposto alle esperienze, con le nostre azioni, i nostri pensieri, i sentimenti e le intenzioni, allora è vero che quello che saremo domani può essere molto diverso!
Già ora non è sbagliato.
Ma la natura umana è di evolvere, di cambiare, di puntare ad una condizione di maggiore benessere.
Quindi crescere non significa fare qualcosa perché quello che sono adesso è sbagliato!
Significa prendere quello che sono e portarlo al suo massimo splendore!
Che io abbia sofferto tanto o poco. Che abbia problemi o non ne abbia!
Oggi sono questo e va bene, domani sarò altro e va bene!
La differenza è che oggi posso cominciare a scegliere ciò che sarò domani anzichè subire una lenta erosione del vento delle esperienze e ritrovarmi gran canyon senza sapere perché!
La differenza è tutta qui.
Libera scelta.
Crescita Libera.
Costruire momento per momento ciò che sono consapevolmente!
Non siamo sbagliati, siamo esseri in divenire, perfetti nella nostra imperfezione. Niente di più, niente di meno.
I sensi di colpa, le paure, le debolezze che sentiamo di avere, sono parte integrante di noi. E proprio per questo sono elementi che possiamo lasciare andare.
Il passato è sicuramente un ottimo insegnante ma la lezione è acquisita quando si smette di compiere gli stessi errori e si guarda avanti, non continuando a rimproverarsi di ciò che è stato.
Non c’è niente di sbagliato ad essere esattamente ciò che sei!
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